SALUTO A DON ALDO
Benvenuto don Mauro nella nostra Comunità
di Pocapaglia. Ti accogliamo con affetto, contenti di condividere un parroco
con Macellai e Pollenzo, due comunità presenti, unite a noi nella gratitudine
al Signore. Ti ringraziamo per aver voluto festeggiare con noi tutti don Aldo,
che ha visto nascere e accompagnato spiritualmente nella vita e nelle scelte
tante generazioni di Pocapagliesi, qui rappresentate dalle leve, da
associazioni e da gruppi costituitisi negli anni.
Carissimo don Aldo, solo alcuni di noi
ricordano quel 31 gennaio 1972 quando sei arrivato a Pocapaglia col tuo sorriso
e la tua mentalità molto aperta, senza giudizio sulle persone, facendoti subito
benvolere da tutti. Hai iniziato con tante gite per i ragazzi e le famiglie,
lasciando spesso in uso ai giovani la famosa jeep comprata dagli Americani, per
scampagnate e per andare ad Altavilla, ai campi scuola di Cesana e Mompellato.
Hai acquistato il primo pulmino per portare i bambini dell’asilo, delle
elementari e del calcio; hai voluto il campo sportivo sul terreno della Parrocchia.
Hai favorito con contributi della parrocchia e personali la partecipazione alle
giornate diocesane e regionali di tantissimi gruppi, dai ragazzi alla terza
età; a tutti indistintamente hai dato una mano o un contributo, sempre. Sei
stato un parroco missionario qui tra noi. Sempre in missione, mai chiuso in
canonica, se non lo stretto necessario. Ci hai insegnato con la vita che la
Parrocchia è proprio una casa presso le case. E tu ti sei fatto prossimo,
vicino a tutti e a ciascuno. Qui a Pocapaglia, ma anche a chi era nelle
missioni lontane, con aiuti concreti e costanti. Fin da subito sollecitandoci
alle raccolte carta, stracci, ferro rotto. Domeniche indimenticabili per i
giovani di allora che imparavano la solidarietà selezionando quanto raccolto di
superfluo nelle case, divertendosi e stando insieme. Fin dall’inizio abbiamo
capito che non ti risparmiavi in nulla ed eri disponibile per tutti,
parrocchiani vicini e lontani. Hai sempre lavorato e faticato senza sosta,
proprio come un parroco di campagna. Il tuo motto è sempre stato quello del
Cottolengo: la Carità al di sopra di tutto. E quando hai saputo che qualche anziano
era solo, non hai esitato ad ospitarlo anche in canonica e a seguirlo con tanta
attenzione, giungendo a preparargli una casa apposita di Riposo che ora è il
fiore all’occhiello della nostra Comunità. Tutti i giorni, poi, fino ad oggi,
hai continuato ad andare in ospedale a trovare i malati e ad aiutare chi sapevi
essere nel bisogno, sempre con umiltà e costanza, senza pubblicità di nessun
tipo. Sei sempre stato presente alle manifestazioni e agli incontri sul nostro
territorio, fino a Roma e nelle gite parrocchiali all’estero. Possiamo dire che
sei diventato famoso celebrando la Messa per incontri diocesani dove non
c’erano altri preti: hai sempre fatto il possibile per accompagnarci con la tua
discrezione tanto apprezzata, per le strade della Diocesi, dell’Italia e
dell’Europa. Hai dato tanto spazio a tutti i cristiani laici impegnati nella
Comunità parrocchiale, senza smettere però di essere una guida, un pastore
determinato sui principi fondamentali del Concilio Vaticano II. Non hai mai
amato i fronzoli e gli spatùs né in Chiesa né fuori: sei sempre stato attento
alla sostanza e ci hai richiamato ogni volta alle cose essenziali della fede.
Non ti sei mai arreso di fronte alle difficoltà, anche quelle più grandi,
confidando totalmente nella Divina Provvidenza. La tua serenità e le battute
spiritose ti hanno fatto passare indenne nelle tempeste della storia e della
vita, senza perdere la Speranza in Cristo Signore Risorto. I tuoi: “Bene bene…,
ci hanno fatto pensare a volte che fossi un bonaccione, ma alla lunga hai vinto
tu con la pazienza, il dialogo e il perdono. Grazie di cuore don Aldo, da parte
di tutti, piccoli, giovani, grandi e anziani; sei stato per noi un grande
testimone della fede, della carità e della speranza. Speriamo di far fruttare
ciò che ci hai insegnato nella vita di tutti i giorni per il bene della
Comunità e del Paese.
I tuoi parrocchiani

NOTIZIE DAI GIOVANI POCAPAGLIESI
I giovani di oggi sono sempre più impegnati nelle loro attività
quotidiane: impegni scolastici, universitari, lavorativi, sportivi.. è
bello però pensare che nel calendario annuale siano state stabilite
delle date importanti, nella quale essi si impegnano per il bene
comune della Parrocchia. Il primo incontro si stabilisce negli
ultimi giorni del mese di novembre; in genere è una domenica
pomeriggio nella quale ci si riunisce per preparare il Presepio in
Chiesa. Ci si trova subito dopo pranzo e ognuno ha un incarico
ben definito. C’è chi si occupa di andare a cercare e prendere il
muschio nei nostri amati boschi, chi si occupa di scartare le statue
avvolte accuratamente nella carta di giornale, chi va a prendere
la sabbia e chi la ghiaia. C’è inoltre chi si occupa di assemblare
la capanna con il legno storico tramandato di generazione
in generazione e chi si occupa di mettere in moto il motorino
per creare un ruscello, che puntualmente ogni anno smette
di funzionare. Durante lo svolgimento del Presepio in genere
arrivano sempre Don Aldo e Don Mauro per darci l’approvazione
finale. È bello vedere i loro volti pieni di gioia e sorridenti. Per
finire in bellezza è di rito andare a fare merenda tutti insieme. È
bello pensare che questa tradizione sia stata tramandata negli
anni ai ragazzi più giovani ed è ancora più bello pensare che
ogni anno in un solo messaggio avvenga questa immediata
organizzazione e che siano i ragazzi a richiedere questo incontro
prima ancora che venga pensata la data.
È BELLO!
Il secondo incontro, non meno importante, riguarda i Pastori.
Anche questa è una tradizione tramandata negli anni, che ha
scritto la storia di Pocapaglia. Nella nostra Parrocchia alla vigilia
di Natale i giovani passano di casa in casa travestiti da pastori
per lasciare una “strenna” con gli auguri e per annunciare la
nascita di Gesù. Cerchiamo di transitare da tutti, (riusciamo a
passare in circa 500 famiglie) formando diversi gruppi, ma di
avere un occhio di riguardo per le persone anziane e i bambini. Il
nostro percorso è accompagnato da canti natalizi e una slitta di
legno artigianale sulla quale appoggiamo i doni da consegnare
alle famiglie. La storica slitta di legno è stata costruita da Pino
dei frè circa vent’anni fa. Quest’anno con tanta forza di volontà
ne abbiamo creata un’altra, simile a quella vecchia che ci ha
permesso di incontrarci più sovente e collaborare ancora una
volta tutti insieme.
È bello vedere da parte dei ragazzi un impegno costante,
soprattutto nelle sere precedenti per preparare i sacchetti con
all’interno alcuni dolciumi omaggiati da certe aziende. È bello
vedere alcune famiglie che ci ospitano nelle loro case per
offrirci qualche bevanda calda e qualche spuntino, in vista della
fredda serata. È bello vedere le facce commosse degli anziani
che intonano insieme a noi qualche ritornello di brani natalizi.
È bello vedere le facce stupide e felici dei bambini che ricevono
questo dono. È BELLO OGNI ANNO FARE PARTE DI QUESTA
ORGANIZZAZIONE MERAVIGLIOSA. W I GIOVANI!
Marta & Andrea


